Internet brand intelligence

Report sulla contraffazione in internet

Il servizio di Internet brand intelligence genera report strategici/operativi sulla presenza di contraffazioni di marchio e di prodotto e si basa su sofisticate tecnologie di crawling in grado di acquisire contenuti da ogni tipologia di fonte aperta.

L’acquisizione dei contenuti può essere totale o a campione:  in quest’ultimo caso,  vengono adottate particolari metodologie di ricerca per ottenere la migliore rappresentatività dei contenuti da analizzare, tenuto anche conto dei comportamenti tipici di chi naviga in Internet.

Algoritmi proprietari personalizzabili  individuano situazioni di “sospetta contraffazione” sui contenuti di pagine web, di post di social media, di inserzioni su piattaforme di commercio elettronico (B2B, B2C, C2C) e di offerte di social deals, con output diversificati in funzione delle esigenze del Committente.

Nell’e-Commerce, sulle grandi piattaforme mondiali, il Report comprende la puntuale valorizzazione quantitativa ed economica delle inserzioni in essere e la sua articolazione per famiglia di prodotto.

Per le Associazioni di categoria, Consorzi o Amministrazioni Pubbliche, i Report sulla contraffazione possono essere realizzati anche a livello “Multi-Brand” con l’elaborazione di metriche  e Key Performance Indicators” (KPI) di Settore/Comparto.

Al Report sulla contraffazione segue di norma un programma di interventi di “Internet brand protection” finalizzati ad eliminare gli abusi di marchio/prodotto individuati

Individuazione di cluster di website contraffattori

Se la contraffazione di un marchio sulle pagine di website viene riscontrata in centinaia/migliaia di casi  – sia per gli usi connessi a prodotti falsi, sia per la presenza illegale del machio nel “Nome a Dominio” (NaD) – prima di decidere azioni di enforcement è essenziale comprendere qual è la reale situazione da fronteggiare.

In particolari settori (fashion, luxury, sport apparel, pharma, software, ecc.), la contraffazione sul web è infatti un’attività “industriale”, estremamente sofisticata che adotta tutte le strategie dell’impresa multinazionale: diversificazione dei mercati di sbocco e della gamma dei marchi proposti, ricerca di economie di scala, adozione di soluzioni di minimizzazione del rischio, ecc.

Ad un’analisi superficiale, l’uso illegale dei marchi assume configurazioni variegate, in apparenza riconducibili ad una miriade di soggetti di difficile individuazione, pronti a rinascere se non colpiti nei gangli vitali.

Il servizio di Convey ha la capacità di far emergere l’esistenza di insiemi (cluster) costituiti da molteplici website riconducibili alla stessa organizzazione, individuando ed estraendo dai medesimi informazioni tecnico-informatiche, commerciali, anagrafiche e di look&feel, nonché dimostrando, fra detti contenuti, l’esistenza di “pattern” ricorrenti, anche nascosti.

Al Report su Individuazione di cluster di website contraffattori  segue di norma un programma di interventi di “enforcement del marchio nel Nome a Dominio ” finalizzati ad eliminare, per via amministrativa, i website contaffattori individuati.

Prove d’uso & notorietà

Nella lunga ed articolata vita di un Marchio, inteso come diritto di proprietà industriale in vigore in un particolare Paese, non è infrequente, per il Brand Owner, l’esigenza di doverne dimostrare l’utilizzo continuativo ed appropriato dello stesso per gli ambiti merceologici per i quali è stato registrato pena la decadenza del proprio diritto.

Altrettanto concreta la possibilità per il titolare di un marchio posteriore – uguale o simile ad altro registrato anteriormente – di dover dimostrare la conoscenza e la tolleranza di tale segno da parte del titolare del marchio anteriore, al fine di impedirgli la domanda di dichiarazione di nullità del marchio posteriore. E ancora, per i Marchi ”famosi”, è spesso necessario documentare la loro “notorietà” o “rinomanza” al fine di ottenere una “tutela ultramerceologica” che consente al titolare dei detto Brand di impedire ai terzi non solo l’uso del segno, o di uno simile, in riferimento ai prodotti o servizi designati nella domanda di registrazione, ma anche a quelli non affini.

In queste situazioni ed in altre similari, le metodologie e le soluzioni di “internet brand intelligence” di Convey sono in grado di generare, in tempi contenuti, report di analisi in merito alla situazione di detti segni distintivi nel mondo “virtuale”, contesto ormai ritenuto – anche in sede di giudizio – di fondamentale importanza.

Le prove d’uso o di pre-uso e gli indicatori tipici della notorietà o rinomanza di un marchio vengono ricercate in tutti i canali della Rete e vengono organizzate e documentate opportunamente in un dossier, spesso in collaborazione con i Consulenti in Proprietà Industriale o i Legali che affiancano il titolare del marchio.

Analisi di volgarizzazione del marchio

Il successo di un brand sul mercato è l’obiettivo di ogni impresa, ma in alcuni casi l’eccesso di successo può generare, sotto il profilo legale, il rischio di decadenza del diritto di marchio.

Termini quali aspirina, bikini, biro, cellophane, jeep, linoleum, ecc. – originariamente marchi – si sono “volgarizzati” diventando cioè parole comuni che identificano un genere di beni e non la loro prima fonte produttiva: tale esito costituisce un rilevante danno per il  titolare del diritto venendo a perdersi la capacità distintiva, elemento fondamentale della sua validità e, contemporaneamente, può rappresentare per i concorrenti una straordinaria opportunità di ottenere la decadenza della privativa industriale.

Qualsiasi l’ottica di interesse – difesa o attacco di un  diritto di marchio – è in primo luogo necessario svolgere una specifica attività di internet  brand intelligence” per comprendere la situazione in essere e i suoi “sintomi” peculiari: frequenza  di citazione del termine/marchio come parola comune, oppure abbinato/non abbinato a indicazioni circa lo status (es. presenza di loghi ®, ™, “marchio registrato” , ecc.), frequenza di co-citazione del brand con la ragione sociale del titolare, presenza sulla Rete di interventi del Titolare o di suoi incaricati o aventi diritto  finalizzati al chiarimento dello “status”, ecc.

Le metodologie e le soluzioni di brand intelligence” di Convey sono in grado di generare, in tempi contenuti, report di analisi approfonditi a difesa o attacco di tali diritti IP: i risultati  vengono documentati opportunamente in un dossier.

Report di internet brand compliance

L’ ”Internet brand compliance” è il nuovo ambito di gestione e controllo dei marchi nel mercato virtuale di una “rete di distribuzione selettiva”  che coinvolge Brand Manager, Direttori Commerciali, Marketing e Affari Legali.

Gli obiettivi prioritari di un’analisi di Internet compliance normalmente sono:

  • la conoscenza della conformità d’uso dei marchi stessi rispetto alle politiche aziendali (organizzative/commerciali) da parte della rete di vendita ufficiale;
  • la conoscenza dell’utilizzo non autorizzato del Brand da parte di terzi non (o non più) appartenenti alla rete ufficiale e/o residenti in Paesi diversi;
  • la conoscenza della co-presenza del/i marchio/i aziendale/i con altri marchi di competitors.

Alcune delle problematiche citate possono portare all’esigenza di approfondire, sempre in Internet, situazioni tipiche del “mercato parallelo/grigio” e le eventuali contaminazioni di questo con i canali ufficiali.

Basati sulle più recenti innovazioni metodologiche e tecnologiche in materia di “Internet brand intelligence” e su esperienze applicative specifiche maturate su marchi prestigiosi, i servizi di “Brand compliance” di Convey prevedono l’elaborazione di report personalizzati contenenti l’individuazione e l’analisi di aspetti tecnici/economici peculiari relativi a soggetti di un particolare mercato/territorio (es. in Italia) presenti in Rete, attivi nella vendita di particolari prodotti/servizi, con dettagliata documentazione delle difformità e degli aspetti rilevanti riscontrati.