A poco più di un anno dalla presentazione a Milano del “1° Report Convey su metriche ed indicatori caratteristici della contraffazione dei marchi in Internet nel settore Orologi” – che aveva misurato per la prima volta l’incidenza e le tipologie di contraffazione più pericolose per 50 prestigiosi marchi dell’orologeria – CONVEY porta a termine una nuova indagine per ASSOROLOGI, ora finalizzata ad individuare e a descrivere in dettaglio l’esistenza in Internet di aggregazioni di website contraffattivi apparentemente diversi ed indipendenti, in realtà organizzati e gestiti da un’unica longa manus criminale, identificando con grande precisione una rete composta da 112 website, operanti a livello mondiale in più lingue tramite oltre 1.600 “vetrine” attive e con un giro d’affari illegale annuo stimato in circa 65 milioni di euro, generato da un’offerta online di decine di migliaia di orologi falsi.
L’iniziativa ha preso spunto dai risultati sconfortanti di una recente analisi di CONFCOMMERCIO – Confederazione a cui ASSOROLOGI fa capo – nella quale si evidenziava che, sulle reti fisiche dei negozi del Settore (soprattutto della fascia di orologi Basic e Medium), oltre ai pesanti oneri della crisi economica in essere nel nostro Paese, grava anche l’effetto negativo della concorrenza sleale, determinata dalla vendita di orologi falsi tramite miriadi di website ed e-shop illegali.
L’opportunità per ASSOROLOGI di ottenere, tramite la collaborazione di INDICAM – l’Associazione italiana per la lotta alla contraffazione, molto sensibile alla “dimensione Internet” di detti fenomeni – l’immediato oscuramento di un elevato numero di siti illegali da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), ha portato a questa nuova iniziativa congiunta, consentendo a CONVEY di mettere in campo le più avanzate metodologie di “Internet Brand Intelligence & Protection”, frutto di 10 anni di ricerca e sviluppo e di applicazioni innovative in molteplici settori.
Giuseppe Provera, Partner e Amministratore Unico di CONVEY afferma: “Siamo molto contenti di questa nuova collaborazione con ASSOROLOGI e con INDICAM che ci ha permesso di evidenziare il cambio di paradigma e la validità delle nostre soluzioni per individuare con precisione questi ‘network illegali’ che affliggono trasversalmente tutti i brand, sia degli Orologi sia di molti altri Settori, in primis nella moda e nel lusso, ma anche nelle attrezzature sportive, nell’automotive, nell’arredo, nel farmaceutico, nella cosmesi e nel software”.
L’indagine, focalizzata prioritariamente su un target di una ventina di Brand dell’Orologeria riferibili ai Segmenti Basic e Medium, partendo da un’analisi di oltre 36.000 pagine web “sospette”, catturate ed analizzate in profondità, ha evidenziato relazioni e pattern (in gran parte invisibili ad un normale utente) condivisi da tre sub-reti, riconducibili in ultimo ad un unico agglomerato criminale con base in Malesia, in grado di proporre orologi contraffatti su tutti i Brand considerati (una cinquantina), rappresentati da ASSOROLOGI.
Sottolinea l’Amministratore Unico di CONVEY: “La contraffazione in Internet è un fenomeno con caratteristiche ‘industriali”, gestito a livello internazionale con elevate capacità manageriali ed utilizzando le più sofisticate soluzioni tecnologiche della Rete. Con questo intervento abbiamo dimostrato che anche il contrasto alla contraffazione può essere condotto allo stesso livello di ‘sofisticazione’ degli avversari, con elevate capacità di individuare e colpire in tempi brevissimi i veri bersagli strategici, cioè queste reti criminali”.
A parere del Responsabile di CONVEY, “l’iniziativa porta all’attenzione delle Associazioni di Categoria e alle altre aggregazioni d’impresa la possibilità di rivestire un ruolo innovativo e centrale nella lotta alla contraffazione dei Marchi in Internet: pochi Brand Owner – forse solo i più grandi e famosi – potrebbero infatti intraprendere, in via autonoma, azioni repressive analoghe per efficacia e scientificità. La ‘lotta alla contraffazione’ sui mercati virtuali della Rete, può diventare – già nel breve termine – un obiettivo strategico e concreto alla portata delle Associazioni più consapevoli e dinamiche”.
Conclude il Presidente di INDICAM, Mario Peserico. “I dati presentatici sono allarmanti: ogni giorno sorgono nuove piattaforme virtuali per la vendita di prodotti contraffatti che non colpiscono solo i marchi dell’alto di gamma, ma anche i prodotti presenti nella fascia media del mercato. Per questo INDICAM moltiplicherà le sue iniziative di sorveglianza e di analisi, rafforzando ulteriormente la sua collaborazione con le Istituzioni per tutelare sempre più efficacemente gli interessi del consumatore e dell’intera filiera. Solo un approccio strutturato e coordinato al problema della vendita di prodotti contraffatti sul web permetterà di ottenere risultati efficaci”.
Torino, 20 Dicembre 2013
Confcommercio, INDICAM, Adoc, Assorologi – Chiudiamo_la_contraffazione